Il titolo della mostra unifica le due presentazioni e dà voce al "catalogo/diario/album", edito per l’occasione, che riassume il lavoro dello scultore dal 1971 ad oggi.
Tema principale del lavoro di Gaeti è la natura nella sua essenza ancestrale,fossile.
Dice Gaeti: "Reggo lo specchio alla natura è una frase tratta dall’Amleto di Shakespeare. Appena l’ho sentita, a teatro, ho avuto la sensazione che sintetizzasse perfettamente il mio atteggiamento creativo. Spesso, rivedendo i miei lavori, avevo l’impressione di non averli realizzati io ma recuperati dalla natura, come dei reperti archeologici o fossili che la natura stessa aveva conservato o prodotto. Da qui la sensazione di non essere il fautore in prima persona, ma colui che semplicemente orienta lo specchio nel far riflettere la realtà e la presenta di volta in volta".
Da Roberta Lietti Arte Contemporanea, l’artista presenta una sorta di "Wunderkammer" della scultura, dipanata sulla parete principale della galleria. Lavori recenti accostati ad altri molto lontani nel tempo, convivono e si parlano, cercano un linguaggio comune. Nella sala più piccola sono esposte le origini artigianali di Gaeti: i mobili/scultura e le costruzioni teatrali degli anni Settanta/Ottanta. Il legno, il midollino, la robinia e la cenere.
Da Benzoni gioielli, le vetrine di Via Adamo Del Pero, ospiteranno una versione "preziosa" del lavoro scultoreo di Gaeti. Collane, bracciali, spille, in oro, argento, bronzo, evidenziano le infinite possibilità creative dell’arte. Spesso Gaeti li realizza concependoli come vere sculture da indossare.
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